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MEMORIE OLFATTIVE di M. Gabriella Caruso

Aggiornamento: 24 set 2021


Quando per strada senti profumo di vaniglia e ti viene in mente il ciambellone della nonna, di un preciso dopobarba e ricordi gli abbracci del papà o del sugo della zia e di colpo la sua immagine si stampa dritta negli occhi mentre prima faticavi a ricordare i dettagli. Ecco, l'olfatto è strettamente legato anatomicamente, tramite i bulbi olfattivi, alla parte del cervello che elabora gli stimoli esterni e alla zona dell'ippocampo che elabora le emozioni.Detto così forse perde un po' di romanticismo ma immaginate cosa vuol dire perdere questo senso: manca del tutto il gusto, la memoria inizia a vacillare e, soprattutto, il non poter riconoscere dei pericoli imminenti come le fughe di gas o il fumo di un incendio. Vi sono alcuni studi recenti che utilizzano con successo proprio l'aromaterapia, cioè l'uso degli oli essenziali, sui malati di Alzheimer per risvegliare loro alcuni ricordi abbinati a gesti quotidiani. Abbiate cura del vostro olfatto, spesso è sottovalutato.

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